L’ULTIMO VIAGGIO DI FRANCESCO FERDINANDO
RILETTO CENT’ANNI DOPO, ITINERARI
Prendendo a pretesto il percorso seguito cent’anni fa, dopo l’attentato di Sarajevo, dalle salme di Francesco Ferdinando d’Asburgo e della moglie Sofia, prima di arrivare alla loro ultima dimora, ad Artstetten, i componenti del Gruppo di lavoro previsto nell’ambito del progetto “Grande Guerra, l’anno fatale. Giovani a confronto sui giornali dell’estate 1914” hanno immaginato dieci itinerari. Questi itinerari attraversano luoghi allora tutti compresi all’interno dell’Impero austro-ungarico ed oggi suddivisi in varie entità statuali, a seguito delle vicissitudini politiche e delle tragedie che in quest’ultimo secolo li hanno contrassegnati. Ogni itinerario è illustrato con i disegni di Laura Bologna, che ha anche realizzato le mappe generali.
Francesco Zardini parte da Sarajevo, ed in particolare da quell’edificio in stile pseudo moresco che sotto il dominio austro-ungarico era il municipio, l’ultimo posto visitato in città dalla coppia imperiale prima di venir assassinata, e che oggi ospita la Biblioteca Nazionale. Il suo itinerario prosegue lungo la Neretva fino al mare, da dove prende le mosse l’itinerario successivo di Matteo Macchioro che, sulla scia della cacciatorpediniera Viribus Unitis, risale l’Adriatico passando davanti alle isole della Dalmazia e alle località costiere dell’Istria fino a Trieste.
A Trieste, Matteo Giurco traccia un affresco dell’odierna piazza Unità (allora piazza Grande) con il Municipio, da dove si mise in moto, il 2 luglio 1914, il solenne corteo funebre che attraversò la città. Nancy Reis segue il corteo in piazza della Borsa (con il Tergesteo), Silvia D’Arrigo lungo corso Italia (allora il Corso), nei cui pressi un secolo fa sorgeva il ghetto ebraico, e lungo via Dante (già via Sant’Antonio) fino a piazza Sant’Antonio.
L’itinerario successivo, scritto da Luca Tarable, ci porta lungo via XXX Ottobre in piazza Oberdan e in piazza Dalmazia, completamente diverse oggi, non solo nella toponomastica, dalla via e piazza della Caserma esistenti ad inizi Novecento, quand’erano dominate dalla Caserma Grande, mentre Eva Vuch conclude il percorso cittadino con la descrizione della zona intorno alla Stazione Centrale (allora Meridionale) e al Porto Vecchio.
Proprio dalla Stazione Centrale di Trieste comincia un altro itinerario di Silvia D’Arrigo, che si sviluppa poi lungo il tragitto della Ferrovia meridionale fino a Vienna, dove interviene Roberto Crosilla con la Cripta dei Cappuccini. Ultimo è l’itinerario di Benedetta Moro: da Vienna si prosegue in direzione di Pochlarn e del Danubio, prima di raggiungere il castello di Artstetten.
Puoi scaricare QUI le mappe generali
ITINERARIO N. 1
Sarajevo e la Neretva
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di FRANCESCO ZARDINI
(TESTO IN FASE DI PREPARAZIONE)
ITINERARIO N. 2
Risalendo l’Adriatico
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di MATTEO MACCHIORO
(TESTO IN FASE DI PREPARAZIONE)
ITINERARIO N. 3
Trieste, piazza Unità
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di MATTEO GIURCO
(TESTO IN FASE DI PREPARAZIONE)
ITINERARIO N. 4
Trieste, piazza della Borsa
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di NANCY REIS
(TESTO IN FASE DI PREPARAZIONE)
ITINERARIO N. 5
Trieste, corso Italia
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di SILVIA D’ARRIGO
(TESTO IN FASE DI PREPARAZIONE)
ITINERARIO N. 6
Trieste, piazza Oberdan
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di LUCA TARABLE
(TESTO IN FASE DI PREPARAZIONE)
ITINERARIO N. 7
Trieste, zona della Stazione
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di EVA VUCH
(TESTO IN FASE DI PREPARAZIONE)
ITINERARIO N. 8
Ferrovia Meridionale
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di SILVIA D’ARRIGO
(TESTO IN FASE DI PREPARAZIONE)
ITINERARIO N. 9
Vienna
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di ROBERTO CROSILLA
(TESTO IN FASE DI PREPARAZIONE)
ITINERARIO N. 10
Artstetten
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di BENEDETTA MORO
(TESTO IN FASE DI PREPARAZIONE)